mercoledì 21 maggio 2014

SANITA’ LAZIO: FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COLLEGI DELLE OSTETRICHE SU DECRETO REGIONE LAZIO ‘PARTO IN CASA’

Riprendiamo il comunicato riportato sul sito dell'AGENPARL.
Chi fosse interessata alla documentazione scientifica di riferimento può contattarci all'indirizzo creattivamenteostetriche@gmail.com

(AGENPARL) – Roma, 20 mag – La Federazione nazionale dei Collegi delle ostetriche plaude alla decisione adottata negli scorsi giorni dalla Regione Lazio, che con un Decreto firmato dal Presidente Nicola Zingaretti ha fissato una tariffa di 800 Euro per coprire le spese che deve affrontare chi sceglie di dare alla luce un bimbo tra le pareti domestiche La decisione si colloca all’interno di un progetto complessivo di riorganizzazione del sistema salute pubblico territoriale con un rafforzamento della rete consultoriale ed è imprescindibile dalla valorizzazione della figura professionale ostetrica. La FNCO apprezza la scelta della Regione Lazio poiché sottende una maggiore sensibilità verso la centralità della donna ed una particolare attenzione al rispetto della scelta della donna/coppia in merito al luogo dove vivere l’esperienza della nascita del proprio figlio. Si tratta di un modello assistenziale ostetrico già adottato in altri paesi che, all’interno di un sistema di cura basato sulla presa in carico precoce della donna, sulla continuità e personalizzazione dell’assistenza ostetrica, offre l’opzione del parto domiciliare a tutte le donne in salute che presentano una gravidanza ad evoluzione fisiologica. Lo studio di Janssen PA et al. “Outcomes of planned home birth with registered midwife versus planned hospital birth with midwife or physician”. CMAJ 2009;181:6-7;377-383 conferma che, in una popolazione selezionata, il parto a casa assistito da ostetriche competenti è associato ad una incidenza di mortalità perinatale comparabile a quella dei parti in ospedale e ad una riduzione dei tassi di interventi ostetrici e di alcuni esiti avversi materni e neonatali. La revisione Cochrane 2013 “Planned hospital birth versus planned home birth”, Olsen O, Clausen JA conclude inoltre che non vi sono dati sufficienti per affermare che il parto a domicilio sia meno sicuro rispetto al parto in ospedale. Ne deriva pertanto la necessità di attuare l’azione n. 8 (relativa alla formazione degli operatori) dettata dall’ Accordo Stato Regioni del 16.12.2010 “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo” attivando, in raccordo con il MIUR, sistemi per la verifica ed adeguamento dei livelli formativi teorico-pratici delle scuole di specializzazione in ginecologia ed ostetricia, nonché in pediatria/neonatologia e del corso di laurea in ostetricia, in linea ed in coerenza con gli standard assistenziali.

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