martedì 30 giugno 2015

Lettera aperta alla FNCO. Proposta di revisione del Codice Deontologico sulla donazione del sangue del neonato da cordone.

Pubblichiamo la lettera che abbiamo inviato alla Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche esprimendo le nostre riflessioni e facendo una proposta di modifica del Codice Deontologico a proposito della promozione della donazione del sangue "cordonale", o meglio sangue del neonato prelevato dal cordone, da parte delle ostetriche.


Alla cortese attenzione di
Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche
Roma


Egregia Presidente e Consigliere della FNCO

Considerati i recenti aggiornamenti nel codice deontologico delle ostetriche, sentiamo il dovere di raccogliere le perplessità sollevate da molte colleghe in merito ai cambiamenti, evidenziati in rosso, introdotti nel luglio 2014 al punto 3.7 laddove si scrive:

“L’ostetrica/o favorisce un’informazione corretta e appropriata scientificamente validata sulla donazione/raccolta di materiale biologico ai fini terapeutici e di ricerca, per mettere la donna/coppia nelle condizioni di poter fare una scelta consapevole. L’ostetrica/o promuove e sostiene la raccolta e la conservazione allogenica del sangue cordonale per la donazione solidale”.

Riconosciamo il lodevole intento della FNCO di porre un freno al reclutamento, anche economicamente “sponsorizzato”, di colleghe per la raccolta autologa, che si configura come una pratica non raccomandabile, e che vede un’aggressiva e spregiudicata propaganda da parte delle banche private.

Purtroppo il punto 3.7, riscritto in questo modo, si è tramutato in una direttiva che sembra obbligare moralmente le ostetriche a dover sostenere e promuovere attivamente la donazione del sangue cordonale.
Premesso che:
  1. L’informazione attualmente disponibile sulla donazione continua a perpetuare il concetto che il sangue cordonale e la placenta siano materiale di scarto e che il sangue non donato andrebbe buttato. Oggi sappiamo per certo che il sangue contenuto nel cordone appartiene al bambino ed è infatti nel bambino che si trasferisce dopo la nascita rendendo quasi sempre inutilizzabile la raccolta di sangue cordonale se non si effettua clampaggio precoce del funicolo. 
  2. Numerose raccomandazioni recenti evidenziano come la donazione necessiti di una quantità di sangue raccolto incompatibile con il clampaggio ritardato del cordone ombelicale (Delayed Cord Clamping DCC) che di contro viene sempre più raccomandato per tutti i neonati da autorevoli organismi. [1,2,3,4] Il conflitto fra le due diverse esigenze emerge anche nella linea guida nazionale per l'accreditamento delle banche di sangue cordonale, dove si raccomanda di non clampare il cordone prima di 60 secondi dalla nascita.[5] 
  3. Il punto 3.4 del nostro codice recita: “L’ostetrica/o garantisce cure appropriate al neonato favorendo i processi fisiologici di adattamento alla vita post-natale.” Già anni fa l’OMS faceva notare come la modalità fisiologica di assistenza al neonato sia quella del DCC o del non-clampaggio.[6] Le stesse Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale ricordano che, rispetto alla garanzia della sicurezza della madre e del neonato, “le procedure del parto non dovranno essere modificate in funzione del miglioramento dell’esito della raccolta”.[5] Si configurerebbe quindi un controsenso nel promuovere una pratica che prevede la recisione precoce del cordone ombelicale.
  4. Circa il 90% delle sacche non sono utilizzate per lo scopo originario della donazione ma ad altri scopi scientifici e, in proporzione variabile, buttate, configurando anche uno spreco di denaro pubblico.[7]
  5. Ai genitori continua ad arrivare, anche da parte delle ostetriche, il messaggio che il sangue, se non donato, andrà buttato. In realtà un’informazione corretta dovrebbe dire ai genitori che il sangue “cordonale” è sangue del neonato, spiegando che fisiologicamente, se non si interviene, dopo la nascita avviene una trasfusione placentare verso il bambino pari a circa un terzo del suo volume ematico totale. Il clampaggio precoce impedisce al neonato di ricevere questa importante quantità di sangue con esiti documentati a breve e medio termine.[1,3,8] L’importanza di una corretta informazione è uno dei principi ispiratori della nostra Federazione che si è notevolmente spesa sul tema dell’allattamento proprio perché le informazioni date ai genitori fossero finalmente appropriate.   

Alla luce delle evidenze disponibili e dei recenti convegni che hanno visto la partecipazione di numerose ostetriche.[9,10]

CHIEDIAMO

di poter rivedere la scrittura del punto 3.7 del nostro codice deontologico suggerendo le modifiche seguenti (in rosso in cambiamenti proposti):

“L’ostetrica/o favorisce un’informazione corretta, appropriata e scientificamente aggiornata sulla donazione/raccolta di materiale biologico ai fini terapeutici e di ricerca, per mettere la donna/coppia nelle condizioni di poter fare una scelta consapevole. L’ostetrica/o scoraggia la raccolta e conservazione autologa poiché pratica attualmente non raccomandata che pone importanti problemi etici.

Certe che una questione così importante sarà oggetto di una vostra attenta valutazione, suggeriamo che per la proposta di ulteriore modifica del Codice Deontologico sia avviata una consultazione aperta attraverso i Collegi e il sito della FNCO, dandone ampia diffusione alle ostetriche su tutto il territorio nazionale.

In attesa di una vostra risposta vi porgiamo i nostri cordiali saluti.


Roma 26 giugno 2015


CreAttivaMente Ostetriche, Roma
Associazione di Promozione Sociale



1. WHO. Guideline: Delayed umbilical cord clamping for improved maternal and infant health and nutrition outcomes. Geneva: World Health Organization; 2014.
2. WHO Recommendations for the Prevention and Treatment of Postpartum Haemorrhage. Geneva: World Health Organization; 2012.
3. WHO, USAID, MCHIP. Delayed clamping of the umbilical cord to reduce infant anaemia. 2012.
4. NICE. Intrapartum care: care of healthy women and their babies during childbirth. December 2014.
5. Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale. Accordo 20 aprile 2011. Supplemento ordinario n. 124 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 113. 17-5-2011.
6. World Health Organization. Care in Normal Birth: a practical guide. Department of Reproductive Health and Research. 1996.
7. ADISCO. Audizione presso la XII Commissione Permanente Igiene e Sanità (Memorie), 13 Febbraio 2014.
8. Cochrane Systematic Review. McDonald SJ, Middleton P, Dowswell T, Morris PS. Effect of timing of umbilical cord clamping of term infants on maternal and neonatal outcomes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2013, Issue 7.
9. “Nascere nel nuovo millennio. Il cordone e la placenta. Primo: non nuocere”. Associazione CreAttivaMente ostetriche. Roma 17/10/2014.
10. “La donazione del sangue cordonale. I diritti umani dei neonati”. Comitato CoRDiN (Comitato per il rispetto dei diritti dei neonati). Roma 13/03/15.

1 commento:

  1. Ciao, sono un'ostetrica di Rimini e mi interessa molto la vostra proposta. Avete avuto riscontri a questa lettera?

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